20 Villa Trissino a Cricoli
La tradizione vuole che proprio in questa villa il nobile vicentino Giangiorgio Trissino incontri il giovane scalpellino Andrea di Pietro.
Intuendone il talento, Trissino ne cura la formazione, lo introduce all'aristocrazia vicentina e, nel giro di pochi anni, lo trasforma in un architetto cui impone l'aulico nome di Palladio. Trissino non demolisce l'edificio preesistente, ma ne ridisegna in primo luogo il fronte principale verso sud, che diviene una sorta di manifesto di adesione alla nuova cultura costruttiva fondata sulla riscoperta dell'architettura romana antica.
La loggia a doppio ordine di arcate si ispira direttamente alla facciata di villa Madama di Raffaello. La sequenza degli spazi interni, di dimensioni diverse ma legate da un sistema di proporzioni interrelate (1:1; 2:3; 1:2), individua uno schema che diventerà un tema chiave nel sistema progettuale palladiano.
Il cantiere è certamente concluso nel 1538.
Solo esterni. La villa non è visitabile internamente.
